31/7/2020

ore 21.30 Piazza Rinascimento

SERENA BRANCALE TRIO Presenta il suo album “VITA D’ARTISTA”

Serena Brancalevoce

Dario Panzabatteria

Domenico Sannafeneder rhodes/basso

Il fenomeno Serena Brancale, cantante perfetta, in bilico tra Jazz e canzone d’autore. Serena Brancale una delle voci più talentuose della scena musicale italiana. Dotata di una voce scura e versatile, in questo nuovo progetto decisamente nu-soul, con la sua creatività attraversa funk, jazz e R’n’B strizzando l’occhio al rap ma senza mai dimenticare i moderni suoni dell’elettronica. Dotata di una forte inclinazione nel valicare confini sonori, la cantante riesce fisiologicamente a “manipolare” con grande disinvoltura i diversi generi, attraverso le sue inedite composizioni. È riuscita a conquistare il grande pubblico con la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2015 dove ha presentato una versione raffinatissima del suo brano “Galleggiare”, contenuta nell’omonimo album uscito con la WARNER MUSIC ITALY. Grandi collaborazioni sui palchi più importanti in Italia e all’estero: dal tour con Il Volo (2016) a quello con Mario Biondi (2017). Ad accompagnarla sul palco per presentare il suo  nuovo lavoro discografico Vita d’artista (Avarello Music srl), due grandi musicisti e componenti la sua stabile formazione, Domenico Sanna al fender rhodes/basso synth e Dario Panza alla batteria.

Biglietto: 5 euro, 3 euro ridotto

1/8/2020

ore 21.30 Piazza Rinascimento

SAM PAGLIA TRIO FEAT. ALESSANDRO SCALA

Sam  Pagliaorgano Hammond

Michele Iaiabatteria

Peppe Contechitarra

Alessandro Scalasax

Come da tradizione per le band romagnole guidate nel tempo da Sam Paglia, il suono dell’Hammond C3 è la cellula identificativa e primaria a cui – in profonda simbiosi – si aggiunge una inattaccabile base ritmica e una chitarra calda come una febbre estiva. Sam Paglia, romagnolo, classe 1971, musicista, scrittore e disegnatore di fumetti, esordisce col suo primo disco per la Irma Records “B- Movie Heroes “ nel 1998, un’opera che racchiude già in sé tutti i generi che caratterizzeranno le produzioni successive: jazz, soul, funk, bossanova e colonne sonore. Il Sam Paglia Trio nel giro di pochi anni diventerà il punto di riferimento dell’Hammond sound made in Italy, con oltre 1200 concerti, 13 dischi e numerosissime compilation.  Suonano con lui Michele Iaia alla batteria e Peppe Conte alla chitarra. L’ultimo disco è live e si intitola Live in Italy. Ad aggiungersi al trio come spesso accade da oltre sei anni il sassofonista Alessandro Scala, anche lui figlio della Romagna, musicista versatile e con tante esperienze importanti alle spalle, perfetto per portare ulteriore funk e classe sul palco.

Biglietto: Ingresso gratuito

2/8/2020

ore 21.30 Piazza Rinascimento

EEF Early Ettringite Formation

Cecilia Rossinivoce

Leonardo Rosellisax

Matteo Paggitrombone

Umberto Ferrettichitarra

Giovanni Golaschibasso elettrico

Mattia Leonibatteria

EEF Early Ettringite Formation è un sestetto di giovani musicisti marchigiani. Il gruppo propone un progetto di musica inedita dalle sonorità originali, decisamente Rock ma con molteplici influenze, dal Jazz, Funk alla Fusion. Nella primavera del 2018 registrano la prima demo contenente tre brani originali al Nufabric Basement Studio Recording di Fermo e prendono parte al Tour Music Fest 2018 arrivando in finale a Roma e posizionandosi 3° in tutta Italia. Partecipano al Forum Jazz Live di Forlì con Dave Weckl e Mike Stern giungendo sino alla semifinale. Ad oggi, hanno completato la registrazione del loro primo disco “Horror Vacui” presso Astronave Recording Studio di Recanati. L’album esprime perfettamente il concetto del “terrore del vuoto” che da sempre si è presentato in diverse forme artistiche dalla pittura, alla scultura, all’architettura, che si avvale dell’atto del riempimento di un’intera superficie di un’opera con dei particolari finemente dettagliati. Così come nell’arte bizantina, gotica, barocca o quella di M.C Escher, anche il concetto di Rock può prendere forma attraverso un “esuberanza decorativa”, avvalendosi di una continua ironia e provocazione per l’ascoltatore. Il nome EEF Early Ettringite Formation prende invece spunto dal mondo della chimica: l’ettringite primaria è un composto che si forma nella fase di presa del cemento ed è ciò che conferisce ad esso la compattezza e il tipico carattere lapideo. Il progetto nasce da questa spiegazione puramente scientifica, dove ne è stato colto il senso più filosofico: EEF Early Ettringite Formation è il connubio tra sei elementi di estrazioni differenti che, miscelati insieme, danno origine ad un composto solido come il cemento.

Biglietto: Ingresso gratuito

3/8/2020

ore 21.30 Piazza Rinascimento

IVAN ELEFANTI QUARTET FEAT. MASSIMO MORGANTI

Ivan ElefanteTromba

Alessio Capobiancochitarra elettrica

Francesco Sarrinicontrabbasso

Dario Rossibatteria

Massimo Morgantitrombone

Il gruppo si forma all’interno della Siena Jazz University nel 2017 e nasce dall’esigenza del trombettista-leader di dare vita ad arrangiamenti di brani che negli anni contribuiscono a formare la sua personale idea di musica, passando poi al lavoro su composizioni originali. La ricerca del progetto è mirata a trovare un suono che abbia un’identità ben distinta e che riesca a trasmettere la visione comune di interplay dei quattro musicisti. Il punto di partenza è l’ispirarsi a grandi trombettisti che si sono distinti nella storia del Jazz per lirismo ed esaltazione del canto, partendo da Chet Baker arrivando, anche per quanto riguarda l’aspetto compositivo, a Tom Harrell e Kenny Wheeler. Composizioni originali ed arrangiamenti nascono dal desiderio di unire ad una melodia semplice ed orecchiabile un’armonizzazione più ricercata, così da dare un nuovo colore anche a brani non propriamente jazzistici; il quartetto cerca di sviluppare ogni tipo di spunto, a prescindere dal genere musicale, che possa stimolare la creatività sia del musicista che dell’ascoltatore. Oltre a Ivan Elefante alla tromba e al flicorno, il gruppo è completato da Alessio Capobianco alla chitarra elettrica, Francesco Sarrini al contrabbasso e Dario Rossi alla batteria. Un ospite d’eccezione si unirà al quartetto, marchigiano ed attualmente uno fra i più importanti trombonisti italiani, il Maestro Massimo Morganti.

Biglietto: Ingresso gratuito

4/8/2020

ore 21.30 Cortile Palazzo Ducale

SIMONE ZANCHINI E MARZI DUO

Simone Zanchinifisarmonica

Mario Marzisax

Un duo che nasce nel Montefeltro e arriva nei i teatri, i festival e le concert halls più importanti del mondo. Due musicisti molto creativi virtuosi del proprio strumento che si incontrano e dialogano fra loro per musicare le immagini di alcune delle più interessanti opere dell’eterno maestro Raffaello Sanzio. Un percorso dove le opere stimoleranno brani classici alternati a momenti di improvvisazione estemporanea più o meno libera. Il passato verrà interpretato attraverso un linguaggio contemporaneo che cercherà di mettere in contatto arte visiva e musicale per trasportare il pubblico in un viaggio inaspettato. L’incontro del suono dei due nudi strumenti, il calore del legno della fisarmonica e il metallo dei sassofoni, daranno vita ad un’esperienza artistica decisamente creativa. Mario Marzi, vincitore di 9 concorsi nazionali e 4 internazionali, ha tenuto concerti in veste di solista con le più importanti orchestre sinfoniche: “Orchestra Sinfonica RAI di Torino”, “Accademia naz. di Santa Cecilia”, “Arena di Verona”,“Teatro comunale di Firenze”, “Teatro alla Fenice di Venezia”, “Orchestra della Svizzera Italiana”, “Caracas Symphony Orchestra”, ecc.Di particolare prestigio la sua ventennale collaborazione con il “Teatro Alla Scala di Milano” e la“Filarmonica della Scala” sotto la direzione dei maggiori direttori contemporanei: R. Muti, C. M. Giulini, G. Prètre, L. Maazel, L. Berio, R. F. de Burgos, S. Bychkov, G. Sinopoli, C. Abbado, W. Sawallisch, M. W. Chung, R. Chailly, D. Harding,G. Dudamel ecc. Più volte scelto dal Mº Riccardo Muti in seno alla compagine scaligera per ruoli solistici, viene allo stesso modo invitato dal Mº Zubin Mehta per le tournée dell’orchestra del “Maggio Musicale Fiorentino”. Simone Zanchini, fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove  tra  i  confini  della  musica  contemporanea,  acustica  ed  elettronica,  sperimentazione sonora, contaminazioni extracolte senza dimenticare la tradizione, sfociando così in un personalissimo approccio alla materia improvvisativa. Diplomato con lode in fisarmonica classica al Conservatorio “G.Rossini” di Pesaro, con il maestro Sergio Scappini. Strumentista eclettico, esercita un’intensa attività concertistica con gruppi di svariata estrazione musicale (improvvisazione, musica contemporanea, jazz, classica). Ha suonato nei maggiori festival e rassegne in Italia (Clusone Jazz, Umbria Jazz, Tivoli Jazz, Time in Jazz -Berchidda, Sant’Anna Arresi, Barga Jazz, Mara Jazz, Jazz in’it -Vignola, Ravenna Festival, Rossini Opera Festival, Siena Jazz, Rumori Mediterranei – Roccella Jonica) e nei più importanti festival internazionali (Francia, Austria, Germania, Inghilterra, Olanda, Svezia, Danimarca, Finlandia, Slovenia, Croazia, Macedonia, Spagna, Norvegia, Russia, Tunisia, Libano, India, Venezuela, USA, Giappone). Vanta collaborazioni con molti musicisti di fama internazionale e di differenti estrazioni: Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto, Marco Tamburini, Massimo Manzi, Tamara Obrovac,  Vasko  Atanasovski,  Paolo  Fresu, Antonello Salis,  Han  Bennink,  Art  Van Damme, Bruno Tommaso, Ettore Fioravanti, Mario Marzi, Michele Rabbia, Andrea Dulbecco, Giovanni Tommaso, Gabriele Mirabassi, Frank Marocco, Bill Evans, Adam Nussbaum, Jim Black, John Patitucci.

Insieme ai due musicisti, ad esibirsi sarà un giovane ma ormai riconosciuto artista Urbinate, Filippo Gualazzi, fresco di chiamata a partecipare alla Biennale di Venezia che si terrà fra settembre ed ottobre di quest’anno. Con la sua visual art modificherà lo scenario alle spalle del duo realizzando un originale mapping immersivo su di una delle quattro facciate del cortile che renderà ancora più unica e rara l’esibizione dei due maestri.

Biglietto: 10 euro, 8 euro ridotto

5/8/2020

ore 21.30 Piazza Rinascimento

STEFANO DI BATTISTA QUARTET

Stefano Di Battistasax

Andrea Reapianoforte

Daniele Sorrentinobasso

Luigi Del Pretebatteria

Stefano di Battista sassofonista italiano tra i più apprezzati sulla scena internazionale, noto anche al pubblico televisivo per le sue partecipazioni al festival di Sanremo e altri programmi popolari. Il primo a credere in lui è stato il compianto Massimo Urbani. E dai tempi in cui i due sassofonisti si frequentavano, Stefano Di Battista ne ha fatta parecchia di strada: si trasferisce a Parigi nei primi anni Novanta e la sua ascesa è stata inarrestabile: entra nelle file del gruppo di Michel Petrucciani e dell’Orchestre National de Jazz e quindi viene scritturato da uno storico marchio discografico quale è la Blue Note, casa per la quale incide “A prima vista”, “Stefano Di Battista” (con Elvin Jones alla batteria) e ‘Round About Roma”. In tutti questi anni Di Battista non ha mai abbandonato la strada maestra del jazz, percorrendola nel segno del più̀ sanguigno hard bop. Nel 2005 ha partecipato al Festival di Sanremo assieme alla moglie Nicky Nicolai con il brano Che mistero è l’amore conquistando il 4° posto nella classifica finale (vincitore nella categoria “Gruppi”). E’ stato leader della propria orchestra nel programma televisivo “Il senso della vita” con Paolo Bonolis trasmesso su Canale 5. Nel 2008 fu ospite dei Tiromancino al Festival di Sanremo. Nel 2009 ha partecipato nuovamente a Sanremo con la moglie portando un brano scritto da lui e da Jovanotti intitolato Più sole. Oltre ad avere partecipato a diverse edizioni del concerto del Primo Maggio di Roma, ha collaborato, tra gli altri, con: Michel Petrucciani, Fabrizio Bosso, Elvin Joens, Nat Adderley, Greg Hutchinson, Rita Marcotulli, Flavio Boltro, Jacky Terrasson, Baptiste Trotignon, Giovanni Tommaso, Glauco Venier, Niccolò Fabi, Richard Bona, Manu Katché, e i Gabin. Con lui sul palco ci saranno Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria, un quartetto collaudatissimo che con assoluta creatività si muove fra melodie e sonorità blues, hard bop, funk e altro ancora, una fantastica formazione ed un’importante firma per concludere al meglio le sei giornate del Festival.

Biglietto: 5 euro, 3 euro ridotto